Vallo della Lucania. L’infermiera del San Luca di Vallo della Lucania apre all’ipotesi del doppio contagio. Ecco la ricostruzione.
Prima positività
L’infermiera contagiata è originaria del napoletano, proprio a Napoli aveva accudito il padre malato di COVID-19 e purtroppo deceduto. Per questo aveva contratto il virus. La malattia aveva però fatto il suo corso e la donna, dopo due tamponi negativi, era stata dichiarata guarita dall’ASL di Napoli 2. Per questo motivo, a distanza di tre settimane era tornata a prestare servizio presso l’ospedale San Luca di Vallo della Lucania.
La nuova positività al COVID-19
Nell’ambito dei test sierologici eseguiti sul personale sanitario la donna era risultata positiva. Per questo era stato necessario effettuare il tampone faringeo per accertare la nascita degli anticorpi. Il tampone purtroppo ha dato esito positivo. Ci si interroga adesso se ci si trovi di fronte a una nuova positività – come accaduto per l’On. Cirielli – oppure se l’infermiera non sia mai guarita totalmente nonostante il doppio tampone negativo.
Nel caso in cui il contagio sia doppio, ovvero l’infermiera abbia contratto nuovamente il virus, l’interrogativo a questo punto sarebbe dove sia avvenuto il nuovo contagio. La donna, inoltre, presenta anche lievi sintomi per cui la sua situazione potrebbe essere più preoccupante soprattutto per i colleghi venuti a contatto con lei. In quanto, dalle prime evidenze, pare che i soggetti sintomatici siano un veicolo di trasmissione maggiore rispetto agli asintomatici che presentano una carica virale minore.
