Cronaca

Sacrilegio! Profanato l’oro di San Pantaleone nella Cattedrale di Vallo

Questa notte a Vallo della Lucania è stata messa in scena prima dell’alba intorno alle 4 del mattino la riproposizione in chiave reale di alcune delle scene del film Operazione San Gennaro del 1966 all’epoca interpretato da Totò e Nino Manfredi, solo che il santo rapinato questa volta è stato il patrono San Pantaleone.

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Tra le strade della Città non si parla d’altro se non de furto che questa notte è avvenuto all’interno della Cattedrale di Vallo ad opera di ignoti che hanno asportato tutto l’oro, per la maggior parte ex voto, esposti nella teca sul lato destro transetto, dove sono soliti sostare le statue dei santi del circondario durante le solenni celebrazioni del santo che si tengono a fine luglio.

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Una piazza in penombra quella che nella notte è stata invasa da otto uomini incappucciati che dopo aver sbarrato la strada di accesso che da Piazza Santa Caterina conduce alla cattedrale, i balordi hanno forato e tagliato gli pneumatici di una ventina di vetture tutte parcheggiate in piazzetta San Pantaleone.

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L’intento evidente dei malviventi era molto probabilmente impedire l’accesso alle macchine proveniente da fuori e nel contempo impedire alle macchine parcheggiate di poterli inseguire.

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Una volta preparato il campo e garantitisi una via di fuga, gli otto hanno sfondato la porta secondaria della cattedrale che da accesso alla sagrestia e percorrendo i corridoi della chiesa sono entrati all’interno della sala dove era esposto in una nicchia nel muro perimetrale della cattedrale buona parte dell’oro di SanPantaleone. Giunti difronte al tesoro i ladri hanno sfondato il vetro della teca e asportato tutto quanto fosse custodito all’interno. Monili d’oro e argento ma anche fedi nuziali, collanine, braccialetti, tutti voti donati al Santo che portano ciascuno con se con un profondo significato di grazia o devozione.

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Il popolo vallese è da sempre legato alla tradizione e al culto Santo Patrono che richiama fedeli da tutto il circondario e il sacrilegio compiuto questa notte ha scosso il paese non solo per la preoccupazione legata all’azione criminale disegnata e realizzata a Vallo, ma soprattutto per la ferita aperta nella coscienza religiosa di ciascun devoto.

Sul caso sono intervenuti i Carabinieri dalla Compagnia di Vallo della Lucania guidati dal Tenente Mennato Malgeri che giunti sul posto hanno transennato l’area per permettere al reparto della scientifica di intervenire sulla scena del crimine per trovare eventuali tracce o impronte digitali che possano ricondurre ai colpevoli del fatto. In queste ore infatti da Salerno il nucleo della scientifica sta raggiungendo la cattedrale del partono Vallese.

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Intanto sono state sequestrate dagli inquirenti le immagini delle telecamere di sorveglianza presenti su Corso Santa Caterina da cui si diramano 2 delle 4 vie di accesso alla cattedrale. Non si esclude che i ladri siano saliti da valle cioè dai vicoli che conducono rispettivamente sotto il ponte della variante dietro la Banco di Napoli ovvero il vicolo che conduce alla strada del tempone che collega Vallo a Pellare. L’ipotesi è che i ladri siano risaliti proprio da una di queste due strade in quanto sprovviste di videosorveglianza pubblica o privata.

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Sicuramente non sarà facile adesso per i malviventi, soprattutto perché non è da tutti andarsene in giro con una sacca piena di monili per la maggior parte ex voto nel tentativo di convertirli in denaro.

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C’è pero da dire che questa non è la prima volta che i malviventi prendono di mira il tesoro o quello che ne rimane del Patrono, infatti non più tardi di 3 anni fa nel 2013 la scoperta di un tentativo di furto fu denunciata dal parroco Don Aniello Scavarelli e in quell’occasione fu chiesto all’amministrazione il potenziamento della videosorveglianza.

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Intanto moltissimi fedeli si stanno recando sul posto per pregare il Santo, molti non trattengono le lacrime per il dispiacere dell’accaduto. Rabbia dolore e sconforto si mescolano per un dolore che ha colpito tutta la comunità.

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