Il TAR ha respinto il ricorso presentato dalla Regione Campania contro la seconda nomina di Marcello Feola a commissario dell’Ente Parco del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. Martedì scorso l’istanza è stata discussa in sede collegiale, ma come nella precedente seduta, la sospensiva è stata negata. Feola quindi resta al posto di commissario, incarico che gestirà per altri 50 giorni prima di lasciare la guida del Parco a Giuseppe Coccurullo.
Prosegue l’iter in attesa della nuova nomina
Il suo curriculum è al vaglio delle commissioni parlamentari che devono accertare se è compatibile con quanto previsto dalla legge Severino e dal regolamento sui parchi. L’ iter intanto va avanti e potrebbe giungere a termine prima della fine di aprile quando scadrà il mandato del commissario Feola che potrà essere rinnovato nel caso in cui non sarà ultimata la procedura per la nomina di Coccorullo.
La battaglia giudiziaria
La proroga di Feola a commissario dell’ente naturalistico era stata decisa dal ministro Gilberto Pichetto Fratin dopo che gli stessi giudici amministrativi, accogliendo un ricorso della Regione, ne avevano dichiarato l’illegittimità perché nella procedura non erano stati consultati i vertici di Palazzo Santa Lucia. Effettuata questa formalità con la presentazione di una terna di nomi e col consenso della Regione Campania è stato poi scelto il nome del futuro presidente, Coccorullo.