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Nasce il Comitato di Accelerazione d’Impresa nell’area Parco. Ad avanzare la proposta la Fondazione Alario. Pellegrino: «Fra un mese tavolo tecnico»

Una rete operativa di istituzioni e attori pubblici e privati intenzionati a collaborare per far crescere la start-up nell’area del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni.

È questa la proposta avanzata dalla Fondazione Alario per Elea Velia di Ascea Marina sabato scorso, in occasione della giornata conclusiva del programma SU.SU.SU, che ha visto le 6 aspiranti start-up beneficiarie dei servizi di business acceleration illustrare i loro progetti al pubblico.

Nasce quindi il “Comitato di Accelerazione d’Impresa”, un network che la Fondazione Alario ha inteso individuare come elemento essenziale per garantire supporti tecnici e strategici ai giovani e costruire un sistema entrepreneurship friendly di supporto allo sviluppo di nuove idee imprenditoriali e alle diverse fasi del ciclo di vita di un’impresa.

La Fondazione Alario ha deciso di proporre l’istituzione del Comitato con l’obiettivo specifico di dare continuità ad una buona pratica e lavorare sulle condizioni di contesto, al fine di renderle più favorevoli alla creazione d’impresa e allo sviluppo del senso di iniziativa e di imprenditorialità, che l’Europa individua come competenza chiave da trasferire ai giovani

«Mi trovo nel luogo delle idee – ha affermato il presidente del Parco, Tommaso Pellegrino – I giovani devono diventare i protagonisti indiscussi e le istituzioni del nostro territorio hanno il dovere di accompagnarli in questo percorso di crescita».

«Basta con la “mummificazione” del territorio – ha continuato – ho letto le linee programmatiche della proposta di realizzare un Comitato di Accelerazione d’Impresa e le condivido pienamente».

«Fra un mese esatto a partire da oggi organizzeremo un tavolo tecnico in cui poter discutere dei vari punti e sigleremo l’accordo» ha concluso Pellegrino.

«È fondamentale fare squadra e investire sulle proprie idee e sul territorio – ha affermato Antonio Pandolfo, vicedirettore BCC Monte Pruno con delega alle StartUp – il Cilento ha bisogno di giovani che si mettano in gioco e lavorino insieme per creare sviluppo e crescita territoriale».

«Iniziative come questa offrono ai giovani la possibilità di restare sul territorio, dando vita a nuove realtà imprenditoriali e credendo in un progetto di vita che consenta loro di investire nel luogo in cui sono nati, senza doversi spostare altrove e senza dover alimentare altri mercati che nulla hanno a che fare con il Cilento – ha sottolineato Simone La Vecchia, vicepresidente delil Club Giovani Soci della BCC Comuni Cilentani – i giovani soci della BCC sposano a pieno l’idea di un Comitato di Accelerazione d’Impresa e, in questa direzione, già il prossimo 25 novembre hanno organizzato una giornata dedicata alle start-up, cui i team che hanno partecipato al programma SU.SU.SU sono invitati a prendere parte per presentare le loro idee».

La partecipazione al network sarà aperta ai soggetti pubblici e privati che operano sul territorio regionale/nazionale nel settore dei servizi e della consulenza alle imprese, della formazione, della ricerca e dei servizi finanziari, quali:

  • imprese, società, studi professionali o singoli professionisti operanti nei settori della consulenza e dei servizi alle aziende, della gestione delle risorse umane, della formazione aziendale, con esperienza specifica nelle azioni di sostegno alle start-up;
  • incubatori e acceleratori d’impresa;
  • associazioni datoriali;
  • camere di commercio;
  • banche, business angels, venture capitalist;
  • scuole, università, centri di ricerca.

«Nel Network Agreement – dichiara Marcello D’Aiuto, presidente della Fondazione Alario – si afferma la volontà esplicita di consolidare il sistema di cooperazione tra i firmatari per la crescita delle startup nei settori delle Industrie Culturali e Creative, del Turismo e dell’Edilizia Sostenibile, di promuovere l’approccio bottom-up per lo sviluppo imprenditoriale, e di implementare un sistema di rapporti anche extraterritoriali per sostenere le startup e l’occupazione, facilitando l’accesso a servizi e strumenti di orientamento, formazione, consulenza, tutoraggi, coaching mentoring, fundraising e servizi logistici».

Tre i pilastri portanti su cui il Comitato di Accelerazione d’Impresa concentrerà l’azione: l’istruzione e la formazione imprenditoriale, la creazione – attraverso la rimozione di una serie di ostacoli esistenti – di un contesto più favorevole alle diverse fasi del ciclo di vita di un’impresa e, infine, la promozione di una visione più dinamica della cultura dell’impresa e dell’imprenditorialità, con la creazione di percorsi mirati a favorire i gruppi sottorappresentati tra la popolazione imprenditoriale, come le donne, i giovani e i disoccupati.

 

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