Attualità

Posta a giorni alterni, disagi nel Cilento

Il postino, ormai, non suona quasi più

Correva l’anno 2014 e Poste Italiane, in un’ottica di razionalizzazione della spesa, attuò un provvedimento che prevedeva il recapito della corrispondenza a giorni alterni. Si decise che il nuovo calendario sarebbe stato applicato secondo tre fasi, divise per fasce geografiche sul territorio nazionale. La prima si concretizzò ad ottobre 2015, la seconda nell’aprile dell’anno successivo e la terza, nella quale rientra la quasi totalità dei comuni, è prevista per giugno. Il taglio ai costi voluto da Poste Italiane non si è limitato alle missive ma anche alla diminuzione del personale, alla chiusura a giorni alterni di determinati uffici e, in alcuni ed estremi casi, addirittura alla soppressione.

La scure è arrivata anche in provincia di Salerno, in particolar modo nei tanti piccoli comuni che la compongono dove la popolazione, come un fenomeno carsico, decresce ogni anno. Ad essere penalizzate sono state soprattutto le frazioni dove le serrande sono state tirate giù. Diversi sindaci non hanno accettato l’imposizione dell’Ente ed hanno presentato ricorsi al Tar ma il tribunale li ha respinti in toto e le serrande rimarranno abbassate con tutti i disagi del caso per i cittadini e soprattutto per la popolazione anziana, costretta a spostarsi per usufruire di un servizio che dovrebbero avere per diritto. È stato il caso delle frazioni di Castelnuovo Cilento, Ogliastro, Magliano Vetere e Stio.

I residenti più fortunati, al netto dei problemi, vedono il loro ufficio chiuso nei giorni pari anche laddove manca lo sportello automatico. I disservizi maggiori si registrano i primi giorni del mese ed in concomitanza coi giorni di festa quando le code in posta sono lunghe per il ritiro delle pensioni. A ciò si somma, da ormai 3 anni a questa parte, la consegna delle missive a giorni alterni. Recapito che dovrebbe essere a giorni alterni ma la mancanza di postini obbliga i centri di smistamento a consegnare le lettere senza un ordine preciso. Situazione che causa innumerevoli problemi agli utenti che, in più di un’occasione, si sono visti recapitare bollette scadute da diversi giorni.

Problemi anche per i commercianti che registrano ritardi nelle consegne. Lo scorso anno il Parlamento ha varato la legge sui Piccoli Comuni, nata con l’obiettivo di evitare lo spopolamento grazie ad azioni mirate e particolari. Secondo quanto detto dagli addetti ai lavori, tale legge avrebbe scongiurato le chiusure ma ciò non è mai avvenuto e neanche la disposizione già in essere da giugno ne terrà conto.

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