Attualità

Marijuana: sì alla coltivazione ma con un disciplinare ad hoc

“E’ ormai non più rinviabile la stesura di un disciplinare di produzione per la Cannabis sativa – ancorato alla caratteristiche pedoclimatiche del  territorio della Provincia di Salerno – e che contenga precisi indirizzi varietali legati ai mercati che l’agricoltore intende avere come sbocco, al fine di evitare scelte improvvisate che potrebbero danneggiare gli stessi imprenditori agricoli – è quanto dichiara Antonio Costantino, presidente di Confagricoltura Salerno, a margine del convengo “La Cannabis tra verità, leggenda ed opportunità: nuove occasioni di sviluppo per il settore agricolo provinciale” tenutosi ieri, 27 giugno 2018 a Battipaglia e che ha visto la partecipazione di Francesco Mugione, responsabile produzione della cooperativa Canapa Campana, di Leonardo Brunzini, agronomo ed amministratore della Easy Joint di Parma ed il prezioso contributo di Ginevra Piccirillo, magistrato e giudice onorario presso il Tribunale di Salerno, settore penale, che ha fatto il punto sulle recenti modifiche normative inerenti il comparto canapicolo.

Gli investimenti verso la canapa, del resto, sono anche favoriti – come ha ricordato il direttore generale dell’assessorato regionale all’Agricoltura della Campania, Filippo Diasco “Dalla premialità prevista dai bandi Psr per gli investimenti in questa tipologia di coltura”.

Durante il riuscitissimo incontro, tenutosi nel Centro Majestic di Viale Brodolini grazie anche al fattivo contributo dei Giovani di Confagricoltura Anga, Canapa Campana, ed Easy Joint, è quindi emersa ad un tempo “L’elevata rilevanza che potrebbe assumere la coltivazione della canapa nel salernitano sin dalla prossima annata agraria e la mancanza di precisi orientamenti produttivi e varietali – sottolinea il presidente Costantino, che ricorda come – ad esempio la scelta di varietà monoiche (con organi riproduttivi di entrambi i sessi sulla stessa pianta) è si legata al mercato del food, farine e oli, ma è pur vero che occorre scegliere tra quelle più appropriate al nostro territorio e purché in vista di un reale aggancio con il mercato di sbocco”.

La stessa necessità è emersa per le coltivazioni orientate al mercato del tessile (fibra) e delle costruzioni (canapulo), basate sulle tradizionali varietà dioiche (con organi riproduttivi di solo uno dei sessi per ogni pianta).

La necessità di por mano ad un disciplinare di produzione, che sia una guida per gli imprenditori potrà basarsi così sulle esperienze sin qui già maturate in alcune importanti imprese agricole, spesso assistite dal contributo di istituto di ricerca ed università, tutte opportunità emerse durante il convegno.

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