Le dichiarazioni di Egidio Mirra riguardo Alba a Battipaglia
“Il ragionamento che facciamo – scrive Egidio Mirra – si basa sull’approccio che questa amministrazione sta avendo su Alba, da strumento di rilancio in campagna elettorale a raschiare il barile per poche centinaia di migliaia di Euro.
In questo si inserisce anche il fatto che qualche debito fuori bilancio portato difficilmente rientra nella casistica dell’articolo 194 del Tuel essendoci due delibere di giunta con i commissari e quindi non si poteva non conoscere questa spesa.
Ma comunque, questa assenza di strategia la vedremo nel consuntivo di Alba, vedremo l’applicabilità del contratto fatto e se questo può portare ad un risultato, se l’impegno di spesa fatto è coerente con i costi dell’azienda.
La stessa scelta della rottamazione di Equitalia è stata fatta senza un piano finanziario, senza prevedere problemi di liquidità.
Su questo sarebbe utile vedere il contratto di servizio fatto che è di difficile applicazione e controllo.
Non è possibile che poche centinaia di migliaia di Euro possano essere determinanti per l’esistenza dell’azienda partecipata. L’approccio che si sta avendo sta portando l’azienda come un malato in rianimazione.
Ho l’impressione che l’approccio della maggioranza sta portando a questo.
Se sia una scelta, si abbia la consapevolezza, se per incapacità questo mi preoccupa. Inoltre i debiti sono relativi all’epoca commissariale e solo oggi vengono portati.Tale atteggiamento non è da sana gestione.
Nel quadriennio 2009-2013 abbiamo portato investimenti importanti su Alba, una città più pulita e portato la raccolta differenziata dal 40% al 70%.
Anzi parte dell’opposizione dell’epoca trasmise un ricorso alla Corte dei Conti la quale ha affermato, archiviando la nostra posizione e confermando di aver fatto la scelta giusta, che la nostra decisione sull’internalizzazione ha prodotto un risparmio per l’ente che ancora oggi ha dei benefici.
Su questo cose bisogna capirne, averne un’idea.
Si dice che la colpa una volta è dei dipendenti, una volta del management.
Ma la colpa è di chi non un’idea di questa azienda che fornisce un servizio fondamentale per la città.”