ECCESSIVO RICORSO AL PARTO CESAREO IN REGIONE CAMPANIA, L’ASL SI MOBILITA
In riferimento alle notizie – su dati 2016- relative all’eccessivo ricorso ai tagli cesarei nelle strutture pubbliche e convenzionate della regione, si evidenzia che l’Asl Salerno ha messo in atto una serie di azioni concrete tese a ricondurre il fenomeno entro i livelli fisiologici.
Tali azioni, si sono concretizzate sia in provvedimenti di tipo tecnico-organizzativo, come la graduale introduzione della parto-analgesia, sia in provvedimenti a carattere formativo, come l’esperienza formativa completata ed arricchita da una fase di frequenza- da parte delle ostetriche – presso l’UO di Ostetricia e Ginecologia dell’AOU S.Giuseppe Moscati di Avellino, per l’osservazione diretta delle tecniche e metodiche assistenziali e delle modalità organizzative ivi praticate.
Un trend confermato dalla stessa Regione Campania, laddove “…si rileva, nel complesso, un recupero forte dell’ “anomalia” parti cesarei (circa 20% in meno)”.
Che la soglia prevista sia stata superata in soli due strutture (Vallo della Lucania e Battipaglia), e per un valore, peraltro, non eccessivamente rilevante, costituisce la riprova della validità delle iniziative messe in atto da questa Azienda su tale fronte. Il trend degli ultimi mesi è in netto miglioramento anche nelle due strutture, e sicuramente il dato su cui ragioniamo non tiene conto di comorbilita’ e complicanze, che per un problema di codifica non sono state rilevate e che abbassano significativamente l’indicatore.