Vallo, focolaio all’interno del “San Luca”

Vallo, focolaio all’interno del “San Luca”. Positivi tra il personale della cucina, la denuncia della NURSIND.


Nuove criticità per il “San Luca” di Vallo della Lucania. Lo fa sapere la NURSIND tramite una nota stampa diramata nella giornata di oggi.

Vallo, focolaio all’interno del “San Luca”

Egregi, la scrivente O.S. apprende per le vie brevi di numerose positività al Covid19 riscontrate fra il personale operante nel nostro P.O. di Vallo della Lucania. Nello specifico, oltre ai casi relativi a personale operanti nelle UU.OO. di diagnosi e cura del P.O., che pure sono rilevati sia per numero che per la portata di un eventuale diffusione del contagio fra i colleghi e gli utenti, ci risulta la positività di 4 operatori delle Cucine Ospedaliere del P.O. San Luca di Vallo della Lucania, ad oggi affidate alla ditta esterna appaltatrice DUSSMANN.

Ci risulta che i 4 operatori della Dussmann siano risultati positivi al Covid19, poiché sintomatici, in conseguenza alla loro spontanea esecuzione al previsto Tampone orofaringeo, non perché testati dal proprio datore di lavoro. Ci risulta che la ditta Dussmann, se pure sollecitata nella persona del suo responsabile locale, non abbia inteso predisporre tamponi generalizzati a tutti i propri dipendenti, ne tanto meno a coloro che abbiano avuto contatto con i 4 positivi accertati, se pure questi lavorano in ambienti comuni.

Quello che è certo è che alcuni di questi operatori, giornalmente compongano i vassoi che tutti pazienti si vedranno recapitare al proprio letto di degenza, alcuni di questi dipendenti, se non gli stessi, ogni giorno provvedono al trasporto dei carrelli, contenenti i vassoi, in ogni UU.OO. del nostro P.O..

Quindi il personale in questione, a forte rischio contagio e forse già contagiati, continuano ad essere “utilizzati” senza nessuna attività di screening, per una precisa inadempienza del proprio datore di lavoro. Non trascurabile è il dato che dalle cucine del P.O. San Luca, ogni giorno, partono i vitti per altri P.O. della ASL Salerno.

Stante quanto descritto sopra, stante la pericolosità di una gestione cosi “leggera” della questione, se ciò che ci risulta corrisponde a vero (e speriamo di sbagliarci), chiediamo alla Direzione Sanitaria di Presidio, oltre che alla Direzione Generale, di intervenire con decisione sulla questione, al fine di calmierare il rischio a cui si sta esponendo, gratuitamente, tutto il personale coinvolto, l’utenza e i familiari di ognuno. Cogliamo l’occasione per sollecitare la realizzazione dello screening generalizzato, già più volte richiesto e sollecitato, a tutto il personale dipendente del P.O.