Terremoto – Morti e paesi rasi al suolo nel centro d’Italia

Due scosse hanno svegliato il centro Italia in piena notte.

Alle 3.36 la prima, dopo circa un’ora la seconda. E poi altri sismi più lievi. Da Roma a Perugia, dal Lazio alle Marche e Abruzzo, passando per l’Umbria.

Interi paesi rasi al suolo e tanti morti causati dalla scossa di magnitudo 6.0 con epicentro nei pressi di Accumoli e che ha interessato soprattutto Amatrice, Arquata, Pescara del Tronto e appunto Accumoli.

L’ipocentro è stato registrato a soli 4 km di profondità, rendendo la scossa ancora più devastante in quanto non ha potuto sprigionare la sua forza all’interno della crosta terreste.

I morti accertati fino ad ora sono oltre settanta, numero destinato inevitabilmente a salire.

Tanti i cilentani che lavorano e vivono nella zona interessata dal terremoto tra cui il presidente della Fondazione Angelo Vassallo, Dario Vassallo, fratello del sindaco di Pollica ucciso il 5 settembre 2010. Dario è dermatologo e da 11 anni lavora presso l’ospedale di Amatrice.