Cronaca

VALLO DELLA LUCANIA – Il “Cenni-Marconi” all’Expo 2015-02-03

L’Istituto Cenni-Marconi di Vallo della Lucania rappresenterà il Parco Nazionale del Cilento all’Expo 2015 con un video intitolato: “Cilento, elisir di lunga vita. Le piante officinali di Elea-Velia alla base della dieta mediterranea”.

Il video nasce dalla collaborazione dell’Istituto con un gruppo di giovani registi del Corso DAVIMUS, dell’Università degli studi di Salerno.

Il progetto è stato coordinato dal Dirigente, il Prof. Cosimo Petraglia, dalla Vicepreside, la Prof.ssa Maria Balbi e dalla Prof.ssa Carmen Lucia, che è anche autrice della ricerca insieme a Saverio Catino, un giovane autore-attore cilentano.

A interpretare le scene, i giovanissimi allievi del Cenni-Marconi e la prima attrice, corsista del Davimus, Alessia Primativo. Il video sarà presentato all’Expo 2015 e rappresenterà il Cilento nel mondo.

“Scopo del progetto – spiega la Prof.ssa Lucia – è ricordare che il tratto cilentano della Magna Grecia, dove si è sviluppata un’importante parte della cultura classica dell’Occidente, è sì la patria della scuola eleatica, di Parmenide e Zenone, ma lo è anche della medicina e della moderna scienza, della sacralità del cibo, sottratta alla precettistica religiosa per essere ascritta a quella medica.

L’ “essere” di Parmenide e il “benessere” della cultura eleatica sono, ancora oggi, alla base della dieta mediterranea. Il nostro territorio, oggetto di ricerche scientifiche sull’alimentazione da parte di noti studiosi come Ancel Benjamin Keys, fu scelto dai greci e dai romani per la sua naturale “eukairìa”, una parola polisemica che implica tante accezioni: la bellezza del luogo, la fertilità della terra, l’abbondanza dell’acqua e, non da ultimo, la salubrità dell’aria. In questa colonia Parmenide, padre della scuola eleatica, fondò anche una scuola medica studiando le piante endemiche come: l’ulivo, l’asparago, l’elleboro, il mirto che sono ancora oggi sopravvivono nella memoria della cucina cilentana.

Il video, girato a Velia, con costumi che riproducono gli antichi pepli greci, approfondisce la tematica del cibo, ma lo fa attraverso un approccio ermeneutico, in cui si evidenzia come gran parte dei piatti poveri del Cilento a base di erbe aromatiche derivino da antiche tradizioni che noi cilentani abbiamo ereditato dai Greci.

In pochi, per esempio, sanno che a Velia Virgilio veniva a curarsi una malattia agli occhi con il mirtilene e che lo stesso Augusto, di cui quest’anno ricorre il Bimillenario, si curava qui con l’idroterapia. Eredi della scuola medica eleatica furono poi i monaci basiliani e i medici della scuola salernitana che, nel Medioevo, riportarono in auge i dettami del fisiatra-medico Parmenide, addirittura, stilando un famoso regolamento denominato regìmen sanitatis.”

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