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Tra silenzio e rabbia l’ospedale di Agropoli resta ancora chiuso

Agropoli. Da ormai 29 giorni i cittadini di Agropoli, e di tutto il territorio, aspettano l’apertura dell’ospedale. Un mese praticamente vissuto in una altalena di sensazioni molte volte contrastanti.

Il silenzio delle istituzioni

Qualche settimana fa durante una consueta diretta il Governatore della Campania aveva “dimenticato” di citare il presidio di Agropoli nella rete ospedaliera necessaria all’emergenza COVID-19. Fummo i primi a sottolinearlo ma in molti cercarono invece di screditare i nostri dubbi, le nostre paure. In sostanza la domanda che ci fu subito spontanea è perchè De Luca, amante di proclami, avesse evitato di citare il presidio di Agropoli. Sarebbe stato, dopo tutto, un ulteriore vanto. Inoltre il Governatore è stato visto più volte a Loreto Mare, sul cantiere dell’ospedale modulare. Insomma la propaganda non è mai mancata. Ad Agropoli però mai, e la stessa pagina istituzionale della Regione non ha mai aggiornato sui lavori di Agropoli. Adesso, con tutta umiltà, non crediamo si debba essere grandi reporter per intuire certe dinamiche quindi non abbiamo intenzione di prenderci meriti inopportuni.

Le parole di Picarone

L’unico commento istituzionale sul presidio, a parte ovviamente quelli del sindaco Coppola (chiaramente parte lesa come tutti i cittadini), è arrivato con un commento su facebook alla domanda di un utente da parte del Consigliere Regionale Franco Picarone. Parole esaustive ma comunque raccolte in maniera poco ordinaria. Anche questo, testimonia, come sia dall’inizio mancata una presa di posizione decisa, ufficiale, da parte della Regione.

I costi sostenuti

Se da una parte però vi è stato un silenzio dall’altra la Regione ha fatto ben altro. Ovvero sostenere i costi per l’apertura di un COVID Hospital. Un milione e mezzo di euro per attrezzare l’ospedale di Agropoli e far fronte all’emergenza coronavirus. Non poco, ovviamente, ma di fatto tutto resta ancora fermo. Il personale sembra essere la chiave, in questo momento di tutto. La domanda però è se la mancanza di personale sia un pretesto o una reale difficoltà. Ad avvalere la prima ipotesi è il personale già individuato e messo al lavoro per i presidi di emergenza invece già operativi. Senza tante difficoltà ci sono tanti ospedali nati nell’emergenza dove questo problema è stato superato abbastanza velocemente. Perchè ad Agropoli tutto questo ritardo?

Le paure dei cittadini

Dopo anni di prese in giro i cittadini chiaramente iniziano a pensare a male. Dopo tutto l’ospedale di Agropoli è stato già smantellato una volta quando era invece un presidio funzionante e soprattutto vitale per tutto il territorio. La paura è che accada nuovamente anche perchè di promesse negli anni ce ne sono state tante e quasi mai si è arrivati al concreto. La rabbia sale, i cittadini sono stanchi, oggi Agropoli e il Cilento ha bisogno del suo ospedale ma solo il tempo ci dirà se avverrà un nuovo taglio del nastro oppure se arriverà l’ennesima umiliazione per i cittadini.

Enrico Serrapede

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