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Test negativi al virus: sospiro di sollievo anche a Lentiscosa e Sapri

È terminato ieri, in tarda serata, l’incubo per Francesco Fimiani, il 20enne di Lentiscosa messo la scorsa domenica in quarantena, insieme alla famiglia, per un eventuale contagio da Coronavirus. Entrambi i tamponi ai quali il giovane si è sottoposto, come previsto dalla procedura stabilita dal Ministero della Sanità, sono infatti risultati negativi. Francesco e la sua famiglia dunque hanno potuto finalmente tirare un sospiro di sollievo, dopo cinque giorni vissuti tra ansie e preoccupazioni in attesa del risultato dei test effettuati sul 20enne. Francesco infatti pur non presentando alcun sintomo riconducibile al Coronavirus, come la febbre alta o la tosse, era stato messo in quarantena, in seguito ad un suo passaggio di poco ore presso un ospedale di Codogno, uno dei nove paesi del Basso Lodigiano considerato epicentro del Covid-19. Da qui la necessità da parte del Sindaco di Camerota Mario Salvatore Scarpitta e delle Forze dell’ordine presenti sul territorio, di mettere in atto per il ragazzo e l’intera famiglia la profilassi stabilita nei casi di probabile contagio.

“Finalmente l’incubo è terminato – ha dichiarato il padre di Francesco – Sono stati dei giorni difficili per mio figlio e per la mia famiglia ma finalmente adesso possiamo toglierci dalla testa questa spada di Damocle. A tal proposito un vero e sentito ringraziamento va da parte della nostra famiglia al Sindaco Scarpitta. È grazie alla sua tenacia e determinazione che Francesco è staro sottoposto ai tamponi, che non sono previsti per coloro, come mio figlio, che non presentano alcun sintomo da infezione da Coronavirus. Un gesto importante che il Sindaco ha fatto per la mia famiglia e per l’intera comunità, preoccupata di un eventuale diffusione del virus”. Una storia, quella di Francesco, terminata dunque a lieto fine. Così come è finita nel migliore dei modi la profilassi adottata lo scorso lunedì dal Sindaco di Sapri Antonio Gentile nei confronti di due donne del posto, una madre e sua figlia. Entrambe le signore infatti erano state messe in quarantena dal Sindaco sempre in via precauzionale, su indicazione del medico di base al quale le due signore si erano rivolte a causa di un raffreddamento accusato subito dopo un loro viaggio in Lombardia, una delle regione dove si è sviluppato il maggior numero di infezioni. Tale situazione aveva fatto scattate la quarantena di 15 giorni da parte di Gentile che ha poi successivamente revocato.

Il Sindaco infatti sentiti gli organi sanitari competenti, la Prefettura si Salerno e alla luce di quanto disposto dal Governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca, ha ritenuto non più necessaria la misura precauzionale adottata. Nello specifico infatti le donne non provenivano da un paese della Lombardia considerato zona rossa e non presentavano i sintomi specifici del Coronavirus. Anche in questo caso, fortunatamente, si è trattato di una storia a lieto fine.

E Sono tutti negativi pure i 20 tamponi a cui sono stati sottoposte le persone che sono venute in contatto con la 26enne ricoverata prima al san Luca di Vallo della Lucania poi al Cotugno di Napoli, per sospetto contagio da Coronavirus. A sottoporsi al tampone erano stati i familiari, il medico curante che esercita anche nell’ambulatorio di Montano Antilia, i medici e infermieri dell’ospedale “San Luca” di Vallo della Lucania e altre persone che erano venute in contatto con la giovane.

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