Attualità

Sanità, salvi i punti nascita di Polla e Sapri

De Luca: «Lavorato per salvare gli ospedali». Castiello (M5S): «De Luca come Silvan»

La notizia è quella attesa da tempo, un via libera su cui un’intera comunità sperava e arrivato davvero in extremis. La Regione Campania ha approvato il piano ospedaliero che mancava ormai da oltre 10 anni. «Dopo un lavoro di approfondimento, di discussione, di confronto serrato con le strutture centrali del Ministero – afferma il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca- è stato approvato il Piano Ospedaliero definitivo della Regione Campania»

«A un decennio dal vecchio Piano che prevedeva tagli drammatici di strutture e chiusure di interi ospedali, viene approvata una programmazione ospedaliera equilibrata, seria e rigorosa che tiene conto delle esigenze dei territori e tutela fino in fondo del diritto alla salute dei nostri concittadini. Il nuovo Piano Ospedaliero, tra l’altro, prevede, come già richiesto in deroga dalla Regione ad aprile scorso, i punti nascita di Sapri, Polla e Piedimonte Matese, inseriti in Dea di I livello. Quello di oggi è un passaggio di straordinario valore che consente di definire in pochi giorni, il Piano dettagliato per l’assunzione del personale e la stabilizzazione delle centinaia di precari in attesa da anni e anni».

«Nel corso di questa giornata, prima della riunione del tavolo tecnico che ha approvato il Piano Ospedaliero, si è svolto l’incontro tra la delegazione della Conferenza delle Regioni e il Ministro della Salute, in vista della riunione che ci sarà nei prossimi mesi per la definizione del Patto per la Salute che servirà a definire l’intesa tra Governo e Regioni sulla programmazione sanitaria. Nel corso dell’incontro con il Ministro, tra le varie cose, abbiamo sottolineato l’elemento di novità che la Campania ha prodotto venerdì scorso con l’invio del Piano Triennale necessario per il superamento del Piano di Rientro. In un clima di serenità e rispetto, ispirato alla concretezza e a valutazioni di merito, il Ministero si è riservato di valutare questo elemento di novità intervenuto venerdì scorso».

A fronte di questo risultato il presidente De Luca ha rivolto il proprio ringraziamento all’intera struttura tecnica della Regione Campania, ai dirigenti delle Asl e delle Aziende ospedaliere per la collaborazione assicurata e per l’importante lavoro di svolta e riorganizzazione pienamente in corso nella sanità campana, ormai risanata sul piano finanziario.  «È acquisito, per il 2017 – aggiunge De Luca – un punteggio nella griglia Lea pari a 152 punti, che rappresenta un incremento che ha dell’incredibile di quasi 50 punti in relazione al 2015. Con questo spirito di concretezza e rinnovamento proseguirà il lavoro nei prossimi mesi, per una sanità sempre più vicina ai bisogni dei cittadini e delle famiglie».

Un proclamo da parte della Regione che non sta bene ad uno dei più forti sostenitori del Governatore e cioè il senatore del Movimento 5 Stelle Francesco Castiello: «De Luca – dice il parlamentare è come il Mago Silvan: Dopo avere soppresso i punti nascita di Polla e Sapri ora è lui che dice di averli salvati»

«Al termine dell’incontro presso il Ministero della Salute De Luca, commissario decaduto alla sanità campana – continua il pentastellato – si è affrettato a diramare un comunicato con il quale mena vanto di avere eretto Polla e Sapri a DEA di primo livello e ad avere salvato i punti nascita. Un esercizio perfetto di prestidigitazione! Come si fa a credere a chi con decreto del 5 novembre pubblicato sul BUR Campania ha soppresso i punti nascita quando oggi dice che è suo merito averli risuscitati? Se la vera intenzione dell’ex governatore-commissario fosse stata quella di conservare i punti nascita, non li avrebbe soppressi per poi riportarli in vita in un secondo momento»

«La verità – e si rivolge direttamente al governatore – è che i punti nascita di Polla e di Sapri sono stati salvati:
1) perché c’è stata una vera e propria insurrezione popolare. Le comunità valdianese e cilentana non accettano più emarginazione e discriminazioni da chi regna nel capoluogo della Regione assolutamente indifferente dei problemi della periferia;
2) perché, se altri hanno fatto passerelle e sfilate, il prof. Pierpaolo Sileri, presidente della Commissione Sanità del Senato, è venuto sul posto, ha visitato il reparto, ha preso atto dell’esperienza clinica, ha constatato l’inesistenza di rischi per le partorienti, i nascituri ed i neonati, si è confrontato con il direttore sanitario con il personale medico del reparto, si è reso conto di persona dello stato critico delle reti viarie e dei tempi di percorrenza ed ha puntualmente relazionato al Ministero della Sanità, ai più alti livelli politico ed amministrativo».

«Caro Don Vincenzo – aggiunge un ironico Castiello – voi il 25 ottobre siete stato a Polla ad inaugurare una piazza e negli stessi giorni avete firmato il decreto di chiusura del punto nascita senza visitare la struttura e confrontarvi con il direttore sanitario ed i medici del reparto. Messo alle strette dall’insurrezione popolare e dalla verifica tecnica del Presidente della Commissione Sanità del Senato, ricorrendo a giochi di prestigio che fanno impallidire Silvan, avete rilanciato, da consumato giocatore di poker, proponendo Polla e Sapri come DEA di I livello cercando in tal modo di rimediare al malfatto. Altrimenti dal Vallo di Diano e dal Cilento sarebbero partiti alla volta di Napoli non uomini in gilet gialli ma armati di falci e di forconi«

«Abbiate – conclude – il buon gusto di evitare rodomontate e ringraziate, soprattutto, la buona sorte perché la protesta popolare, è stata correttamente e legalitariamente canalizzata verso il giusto approdo grazie – lo ribadisco con fermezza – all’intervento di una delle massime istituzioni della sanità pubblica, qual è il presidente della Commissione Sanità del Senato, prof. Pierpaolo Sileri, cui va la sincera gratitudine dei cilentani e dei valdianesi»

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