Cronaca

Parco Stella del Mattino di Vallo della Lucania: ecco cosa ne rimane

Alcuni cittadini di Vallo della Lucania denunciano lo stato di abbandono in cui verte il Parco Stella del Mattino. Fu inaugurato soltanto 3 anni fa e decantato come una delle migliori opere d’ingegneria, ad impatto ambientale pari a zero, perché realizzato pure con infrastrutture e materiali ecosostenibili. Il Parco Stella del Mattino, centinaia di metri di verde calpestabili, viali alberati che si snodano fra luoghi di svago e ritrovo come l’imponente emiciclo dell’anfiteatro nel cuore del parco, fu inaugurato il 23 aprile del 2016. Dopo soli tre anni rimane ben poco di tutti quegli interventi durati anni e che andarono a rimuovere il vecchio malandato polmone verde della città.

L’ opera di recupero interessò le vecchie infrastrutture, alle quali se ne aggiunsero anche di nuove come il parcheggio interrato, mai inaugurato. Il “Parco Stella del Mattino”, che doveva essere un luogo di svago per i bambini, il ritrovo delle famiglie, il punto d’incontro dei giovani della città, più che riflettere la luce di una stella, sembra essere stato colpito da un meteorite. E’ in uno stato di abbandono che solo le immagini riescono a testimoniare, più che un parco è un ricettacolo di immondizia, un agglomerato di infrastrutture ludiche inservibili, pericolose. Impossibile utilizzare i servizi igienici. Le porte in ferro sono state saldate, dunque l’acceso ai bagni interdetto. Di quel polmone verde, fatto di prati, alberi e fiori, impreziosito da coloratissime giostrine installate per la gioia dei bambini dai 3 ai 12 anni, dei viali staccionati che si snodavano fra le aree in cui cavallucci e maialini di legno molleggianti intrattenevano i più piccoli, delle rampe e dell’area ludica al coperto in vetro e plexiglas, rimane ben poco.

Appena due anni fa, nel 2017, ad un anno dalla inaugurazione del Parco Stella del Mattino, il sindaco Antonio Aloia, che tanto volle il restyling, per buon auspicio al suo secondo mandato ad amministratore della città, quasi a certificare quel cambiamento politico gestionale della città di Vallo della Lucania, aveva annunciato di voler affidare a terzi la gestione e la manutenzione del parco, anzi, sosteneva, che la concessione avrebbe previsto pure “ il relativo sfruttamento economico degli annessi parcheggi interrati e del campo di calcetto adiacente alla scuola dell’infanzia Luinetti, con facoltà per il gestore stesso di aprire un chiosco per la rivendita di alimenti e bevande al pubblico”. Inoltre, aggiungeva, che che il gestore avrebbe “dovuto assicurare la corretta ed efficace manutenzione dell’area verde attrezzata e di tutte le infrastrutture e dotazioni esistenti, allo scopo di offrire un servizio di apertura continuo, adeguato, efficiente e funzionale alle esigenze della collettività”.

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