Ospedali: Agropoli aspetta, Sant’Arsenio spera

In piena emergenza coronavirus è scatta anche la corsa ai presidi ospedalieri del nostro territorio ormai chiusi da tempo.

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Agropoli e Sant’Arsenio

Fari puntati ovviamente su Agropoli e Sant’Arsenio. Situazioni diverse, però, per i due plessi. Quello di Agropoli aspetta la riapertura che dovrebbe arrivare, almeno parziale, per lunedì. Parziale nel senso che molto probabilmente non ci saranno i numeri preannunciati comunicati ma una parte ridotta soprattutto a causa della mancanza di attrezzature. Diversa la situazione di Sant’Arsenio che nonostante le richieste di Pellegrino e Castiello vive in un punto morto senza nessun cenno di riapertura dalla Regione.

L’importanza dei due presidi

Come più volte sollecitato da sindaci e sindacati i presidi di Polla e Vallo della Lucania non si rendono idonei pienamente all’emergenza COVID in quanto non dispongo di percorsi dedicati e della sicurezza necessaria. Due fondamentali componenti che invece sono pienamente attuabili ad Agropoli e Sant’Arsenio. I due ospedali cilentani, inoltre, aiuterebbe la congestione dei malati “normali”, ovvero non affetti da coronavirus, a Polla e Vallo.

Le parole di Castiello

Intervenuto oggi nel nostro telegiornale il Senatore Franco Castiello ha fatto il punto: “Ho premuto per la riapertura di Agropoli e lo stesso sto facendo per Sant’Arsenio. Per Agropoli c’è ottimismo ma fin quando non lo vedremo aperto resta un punto interrogativo. Ci auguriamo che apra il prima possibile. A Sant’Arsenio invece abbiamo chiesto espressamente al Ministro della Salute di intervenire personalmente. Il ministro, però, pur condividendo la nostra intenzione ha sottolineato che l’organizzazione spetta sempre alla Regione. Non credo sia una questione di fondi ma di volontà politica. L’unica comunicazione l’abbiamo infatti avuta dal ministero mentre invece dalla Regione non vi è stata nessuna risposta.