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Ordinanza anti-movida: non poter garantire i controlli non significa chiudere le attività

Molte polemiche dopo l’ordinanza di chiudere i bar dopo le 23.00 da parte della Regione Campania. “Non poter garantire i controlli non significa fermare le attività” dicono in molti.

L’ordinanza

Con l’Unità di Crisi è stata decisa da domani la riapertura di ristoranti e pizzerie senza limiti di orario. L’orario di chiusura dei locali dove si svolge la cosiddetta movida, e in particolare bar, “baretti”, vinerie, gelaterie, pasticcerie, chioschi ed esercizi di somministrazione ambulante di bibite, resta fissato inderogabilmente alle ore 23.

Le polemiche

Molte attività, soprattutto quelle che basano il maggior fatturato proprio sulla somministrazione di alcolici nelle ore notturne e serali, hanno trovato poco corretta le decisione del Governatore De Luca. “E’ lo Stato – dicono in molti – a dover garantire la sicurezza. Non si risolvono i problemi chiudendo le attività. Sono già mesi che siamo chiusi. Chiuderci – concludono – non cambierà nulla perchè i giovani continueranno a stare in strada, non andranno a casa solo perchè il bar è chiuso“.

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