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Le mascherine della Regione Campania inutili, sono costate quasi 3 milioni di euro

Fanpage ha pubblicato un’inchiesta sulle mascherine della Regione Campania evidenziando la loro poca utilità, all’ente sono costate 3 milioni di euro.

L’inchiesta

Nonostante la distribuzione a tappetto delle mascherine della Regione Campania pare che non sia necessario indossarle, o meglio non serva a molto, salvo non incappare in una salata multa.

Lo dice Fanpage che in un’inchiesta ha riscontrato varie anomalie sulle mascherine distribuite dalla Regione. 

Innanzitutto il materiale: sono composte per l’89% di cotone, 2% di elastam, con una spalmatura din teflon che le rende idrorepellenti. Una composizione non riconosciuta nel decreto “Cura Italia” per tanto varrebbero quanto un foulard sul volto.

I costi per produrle

L’appalto pubblicato per la produzione delle mascherine è stato vinto da sei ditte regionali che in sostanza si sono divise l’onere di fornire la regione Campania. La spesa totale invece è stata di 2.782.000 euro ma come già detto soldi spesi inutilmente in quanto non sarebbero una protezione individuale idonea per contrastare la diffusione del coronavirus.

Riutilizzo

Il Governatore De Luca in un suo aggiornamento aveva inoltre parlato di mascherine riutilizzabili in quanto lavabili. Tuttavia, le mascherine sono in Tnt, materiale che non può essere lavato. Sarebbe come lavare un pezzo di carta plastificato.

Intervistato da fanpage , il dottor Lino Prezioso (ingegnere chimico), ha chiarito che “queste mascherine sono poco utili”.

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