Cronaca

Impianto di compostaggio, cittadini indignati scrivono un manifesto

«Ci chiediamo se nel Parco Nazionale del Cilento, in prossimità di un sito patrimonio mondiale Unesco, in un’area da sempre volta all’agricoltura e al turismo, tanto da fregiarsi di innumerevoli bandiere blu e patria della dieta mediterranea, era necessario fare una scelta tanto “scellerata” e per di più senza informare, interessare, coinvolgere i cittadini dell’intero territorio». 

Inizia così il manifesto che i cittadini di Castelnuovo Cilento hanno indirizzato contro l’amministrazione comunale, retta dal sindaco Eros Lamaida, a seguito della notizia relativa al nuovo impianto di compostaggio della frazione organica dei rifiuti per la produzione di compost di alta qualità.  

Il manifesto – affisso su tutti i muri di Castelnuovo accanto a quelli pubblicitari – nasce dalla volontà, da parte dei cittadini, di avere delle risposte in merito a un impianto che, in base a quanto stabilito dalle varie delibere di giunta comunali, dovrà trattare fra le 40mila e le 50mila tonnellate di rifiuti organici provenienti da tutta la regione Campania. 

In base a quanto scritto nel manifesto «con una serie di atti amministrativi, tra cui la delibera di giunta del 28 giugno scorso, si approva la realizzazione di tale impianto, con la fantasia di rendere energicamente autonoma l’intera area del Parco del Cilento».

«Dalla documentazione progettuale emerge chiaramente quanto di grave l’opera ultimata arrecherà al nostro territorio sia in termini ambientali che si salute ed economici – continuano i cittadini – invitiamo gli amministratori locali e l’intera popolazione del parco a informarsi e partecipare, per poter comprendere l’effettiva gravità di una scelta fatta da pochi ma che investirà la nostra e le future generazioni».

E intanto, l’operato dei cittadini attivi non sembra si fermerà qui. È infatti previsto per la prossima settimana un incontro aperto con il primo cittadino per discutere dell’impianto di stoccaggio e avanzare delle proposte alternative. 

Pare, inoltre, che stia per nascere un comitato civico a difesa della salute del territorio e dei cittadini stessi.

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