Il virus sarà la fine del calcio dilettantistico?

In questi giorni di piena quarantena con l’emergenza coronavirus è senza dubbio presto per pensare al calcio. Ma un’analisi può essere già fatta oggi, anche se probabilmente prematura.

Se infatti il calcio italiano professionistico ha già messo in chiaro gli aspetti della crisi economica per quello dilettantistico ancora non c’è stato nessun dialogo.

Ma quest’ultimo sarà quello che probabilmente, ad emergenza finita, e si spera presto, subirà di più la crisi che colpirà, e sta già colpendo, l’Italia.

Parliamo ovviamente delle categorie minori, dalla Serie D in giù. Ma pensiamo soprattutto alle nostre realtà locali fatte di ragazzi che si divertono insieme la domenica. Appoggiate da qualche piccolo imprenditore che garantisce le spese per iscrizione e spese vive. Senza parlare di stipendi e rimborsi spese.

Questo è il vero calcio, il calcio dei rioni, dalle prime fino alle terze categorie. Ma domani ci sarà un futuro per queste piccole realtà che reggono, sotto certi aspetti, anche i tempi più importanti di una comunità? Quanti piccoli imprenditori non potranno più permettersi di reggere le spese della squadra del paese? Quanti comuni potranno dare ancora il loro sostegno? Forse pochi, forse nessuno più.

Una soluzione potrebbe essere l’iscrizione gratuita ai prossimi campionati, ma forse neanche questo basterà. Il Covid-19 sarà la crisi più grande dell’Italia dopo i conflitti mondiali e il calcio non potrà esimersi. La speranza però è che non sia il colpo di grazia.