Il perché del disagio giovanile: il parere dell’esperto psicologo
Parla lo psicologo Leuzzi: spiega le ragioni delle tragedie che coinvolgono due giovani del territorio cilentano
-Saremmo figli di una società fluida, senza punti di riferimento, elementi solidi soppiantati da più dalle cose che dalle persone. Vivremmo in una società più attenta a catalogare, a sintetizzare il disagio, l’emarginazione, la rabbia o il dolore, in disturbi, invece di andare alla radice del malessere che ha una sola matrice: la mancanza di punti fermi- Intervista allo psichiatra Luigi Leuzzi, esperto anche in antropologia.
Il suo ragionamento si sofferma su due eventi terribili, la morte per suicidio di Giorgia Saja, a soli 15 anni e quella di Francesco De Santi, massacrato a coltellate per futili motivi a Torre di Mare nel comune di Capaccio Paestum.
Leuzzi entra nel merito dei processi mentali alla base del disagio della società
Il commento dell’esperto in antropologia: siamo nell’epoca del consumismo. ottenere facilmente ciò che si desidera provoca la disgregazione dei valori e l’azzeramento della morale
Così Leuzzi conclude la sua riflessione, auspicando ad un ritorno di un modello societario che si basi su valori più concreti e su di una morale più solida.