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“Genitori Sì DAD” scrivono alla regione contro la riapertura delle scuole

“Genitori Sì DAD” scrivono alla regione contro la riapertura delle scuole. La richiesta è di monitorare la diffusione delle varianti.


“Illegittima la ripresa in presenza senza la valutazione del rischio delle varianti virali”. A dirlo Antonio Ilardi e Mary Buono, amministratori del Gruppo FB “Genitori Salerno Sì DAD”.

I firmatari hanno inviato alla Regione Campania, al Prefetto di Salerno, al Sindaco di Salerno e alla Direzione Regionale della Campania del Ministero dell’Istruzione una urgente comunicazione nella quale richiedono il rispetto del recente DECRETO-LEGGE. La predetta disposizione consente, infatti, ai Presidenti delle regioni e delle province autonome di Trento e Bolzano e ai Sindaci di derogare la ripresa delle attività scolastiche in presenza “in casi di eccezionale e straordinaria necessità dovuta alla presenza di focolai o al rischio estremamente elevato di diffusione del virus o di sue varianti nella popolazione scolastica”.

In Italia al 18 marzo scorso, secondo l’Indagine rapida condotta dall’Istituto Superiore di Sanità e dal Ministero della Salute insieme ai laboratori regionali e alla Fondazione Bruno Kessler, pubblicata in data 30 Marzo 2021, la condizione di estremamente elevata diffusione di varianti virali risulta già certificata, dal momento che la cosiddetta ‘variante inglese’ del virus ha incrementato la sua presenza, registrando una prevalenza pari al 86,7%, con valori oscillanti tra le singole regioni tra il 63,3% e il 100%.

Di conseguenza, Antonio Ilardi e Mary Buono, nella loro qualità, hanno richiesto di attivare, preventivamente alla ripresa delle attività scolastiche in presenza, urgenti ed indifferibili misure di analisi e monitoraggio finalizzate ad accertare la sussistenza o meno nella popolazione scolastica campana delle medesime condizioni di rischio di diffusione delle varianti virali già certificate con riferimento all’intero territorio nazionale, sottolineando l’obbligo che l’anzidetta analisi debba essere propedeutica e non successiva al rientro in aula.

In assenza di tale attività, la ripresa delle attività scolastiche in presenza è difforme dal decreto legge e determina la possibile insorgenza di contenziosi in sede amministrativa, civile e penale.

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