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Dalla Serie D in giù quasi impossibile ripartire

Dopo le parole del comitato tecnico-scientifico sembra quasi impossibile pensare a una ripresa dalla Serie D in giù.

Le disposizioni

Mentre il Paese è ancora alle prese con la conta delle vittime da Covid-19, il calcio vive giorni frenetici. Pensieri e parole in libertà, sul solito tema che da settimane riempie le pagine sportive: la ripresa della stagione. L’orientamento dei vertici federali è quello di terminare la stagione, ripartendo a maggio o giugno. Più pessimisti sono i medici. Il Governo attende, però ieri il sottosegretario alla Salute ha caldeggiato un altro mese di stop, affermando che si tornerà alla normalità solo quando sarà disponibile il vaccino. Determinanti, come detto, saranno le indicazioni del comitato tecnico-scientifico, che ricalcheranno quelle date dai medici sportivi: maxi ritiri blindati, tamponi a tappeto e visite mediche a grappoli che, in pratica, concederanno a ciascun giocatore (ma non solo) una nuova idoneità.

La situazione in Serie D

La Serie D, faticherebbe a rispettare il protocollo medico dettato dal comitato tecnico-scientifico. Altro ostacolo: se si ripartisse a maggio o giugno, per concludere nei tempi canonici (entro il 30 giugno), sarebbero necessari veri e propri tour de force, giocando quasi sempre ogni tre giorni (e a porte chiuse): come pretendere una cosa simile in Serie D?

Le prospettive

Alla luce di quanto esposto, le possibilità che la Serie D riparta a breve sono prossime allo zero. Il congelamento delle classifiche, magari con blocco delle retrocessioni, è la soluzione che provocherebbe meno malumori. Ma non escludiamo la “soluzione Galliani”: concludere i campionati in autunno e partire con la nuova stagione a gennaio/febbraio 2021, seguendo l’anno solare.

La situazione delle cilentane

Chiaramente sono tante le squadre del nostro territorio. In Serie D lo stop dei campionati sarebbe favorevole senza dubbio all’Agropoli, già quasi retrocessa, mentre per la Gelbison cambierebbe poco, anzi arriverebbe una salvezza tanto anticipata quanto meritata. Discorso diverso in Eccellenza dove il Santa Maria con un cospicuo vantaggio sulle inseguitrici puntava alla vittoria del campionato e alla prima storica qualificazione in Serie D. In conclusione la beffa maggiore potrebbe essere per la Virtus Cilento, la quale con un campionato praticamente già in tasca si ritroverebbe forse la squadra più penalizzata di tutta la provincia di Salerno.

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