Cilento, medici e amministratori: «Penalizzata la rete di emergenza cardiologica»

L’argomento al centro dell’incontro svoltosi presso l’aula consiliare a Vallo della Lucania

Il decreto regionale n. 64 del 16 luglio 2018 sulla rete dell’emergenza cardiologica campana (Rete Ima) ha apportato alcune modifiche all’assetto sanitario locale. La rete cardiologica serve a garantire, tramite l’assistenza ospedaliera, il celere trattamento delle patologie dove il fattore tempo è determinate. Al fine di migliorare le prestazioni il sistema è stato suddiviso in “Hub and Spoke”.

Tale suddivisione consiste, in base alla complessità della patologia, nel trasferire la sede di assistenza dal territorio verso una unità periferica (spoke) o in direzione di unità centrali (hub). A causa dell’accorpamento dei Distretti Sanitari sono stati estromessi dagli ospedali di Sapri, Vallo della Lucania ed Agropoli molte comunità del Cilento quali Laurino, Magliano Vetere, Valle dell’Angelo, Felitto, Piaggine, Sacco, Monteforte Cilento e Sanza, ponendo come ospedale di riferimento quello di Eboli anziché il più vicino “San Luca”di Vallo. Una situazione che secondo molti medici e amministratori va a ledere il diritto alla salute sancito dalla Costituzione.

Pensiero comune dei sindaci pervenuti al dibattito è stato tutelare i propri cittadini e la struttura vallese, vedendo nella nuova norma un depotenziamento dello stesso non in linea con la rete di emergenza cardiologica.

Adriano de Vita direttore sanitario dell’ospedale San Luca, ha rassicurato i presenti sottolineando come «il decreto vada sicuramente rivisto, da esso ne è fuoriuscito un ingenerato allarmismo riguardo il depotenziamento dell’ospedale di Vallo che invece – continua – si sta potenziando non solo attraverso l’acquisto di nuovi macchinari ma anche con la riabilitazione cardiologica »