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Camerota, nove persone iscritte al registro degli indagati

Camerota, nove persone iscritte al registro degli indagati. Il sindaco Scarpitta: “Presto chiariremo tutto”.


Di Maria Emilia Cobucci

Sono 9 in tutte le persone iscritte nel registro degli indagati, la scorsa settimana, per l’inchiesta giudiziaria che ha visto coinvolti il Comune di Camerota e la Soget S.P.A.

Un’indagine condotta dal GIP del Tribunale di Vallo della Lucania relativamente a fatti avvenuti nel 2018 che rientrerebbbero nella maxi inchiesta che nel corso del mese di maggio del 2019 portò all’arresto di diversi funzionari pubblici del Comune di Cametota e degli ex Sindaci Antonio Romano e Antonio Troccoli.

Sotto la lente di ingrandimento degli inquirenti ci sarebbero presunte anomalie nell’affidamento e nella rimodulazione del contratto con la Soget, la società che gestisce i parcheggi all’interno del Comune di Camerota. Queste le motivitazioni per le quali, lo scorso giovedì, sono stati raggiunti dell’avviso di conclusione delle indagini l’attuale Sindaco del Comune di Cametota Mario Salvatore Scarpitta, gli assessori Teresa Esposito e Vincenza Perazzo, l’ex vicesindaco Francesco Calicchio e l’attuale Giovanni Saturno nonché il responsabile dell’ufficio finanziario Giovanni Castaldi.

A questi sei nomi si sono aggiunti successivamente anche quelli di Lina di Lello, in qualità di legale rappresentante della Soget, Giuseppe Cirone quale membro esperto e Sergio Gargiulo, segretario comunale e componente della commissione giudicatrice della gara indetta dal Comune.

“Fermo restando, e ci mancherebbe, il rispetto per gli Inquirenti che fanno il loro lavoro ed hanno l’obbligo di approfondire ogni singolo aspetto, è allo stesso tempo doveroso chiarire che siamo fiduciosi nel chiarire il prima possibile la totale estraneità a tutto quanto in astratto si contesta – ha sottolineato il sindaco di Camerota, Mario Salvatore Scarpitta – due giorni dopo aver ricevuto l’avviso di garanzia. L’Amministrazione comunale da me guidata si è infatti insediata quando la maggioranza precedente aveva dapprima esternalizzato il servizio e poi affidato a Soget S.p.A., che aveva vinto non solo la gara europea, ma addirittura il giudizio amministrativo iniziato da chi era arrivato dopo – ha continuato poi Scarpitta -. Abbiamo, questo è vero, rinegoziato il contratto, ma l’unica colpa che potranno addossarci sarà quella di aver fatto risparmiare 3,3 MILIONI DI EURO ai cittadini di Camerota.

Abbiamo scritto bene: tre milioni e trecento mila euro. L’abbiamo fatto utilizzando gli strumenti previsti dalla legge, vale a dire l’art. 106 del Codice dei Contratti. Non abbiamo avvantaggiato nessuno al di fuori della gente di Camerota. Era giusto farlo, poiché non si potevano riconoscere all’Agente della Riscossione gli importi di cui al contratto originario, a nostro avviso troppo penalizzanti per l’Ente. Dietro la nostra azione amministrativa c’è sempre un lavoro di analisi, approfondimento e studio. Siamo pronti a chiarire ogni legittimo dubbio, fiduciosi che si tratti solo di un equivoco – ha continuato il primo cittadino -.

Lo stesso vale per l’affidamento del servizio relativo ai parcheggi. Prima di noi se ne occupava, con risultati poco lusinghieri, la Società partecipata Calanca srl, che abbiamo deciso da subito di mettere in liquidazione. Nell’impossibilità di procedere all’assunzione di personale necessario per lo svolgimento di un servizio strategico, ci siamo determinati per l’affidamento all’esterno alle migliori condizioni possibili, quelle che potevano garantire il maggior risparmio di spesa ed i maggiori ricavi.

In maniera quasi naturale, dunque, approfittando della disponibilità manifestata dalla Soget Spa, abbiamo temporaneamente affidato loro questa possibilità. Il tutto nel pieno rispetto delle norme ed utilizzando, anche in questo caso, precise disposizioni di legge. Chiariremo tutto ciò quanto prima, chiedendo di essere sentiti e documentando ogni singolo aspetto. Siamo certi che la verità verrà presto a galla e si accerterà che tutto quanto compiuto è lecito, legittimo, fatto nel solo interesse di Camerota e dei Camerotani. Con la forza di poter scrivere, senza possibilità di smentite. Con lealtà e onestà, nell’unico interesse possibile: quello del mio paese”, ha infine chiosato Scarpitta.

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