Agropoli, revoca dei domiciliari per Massimo La Porta

Era ai domiciliari dall'aprile scorso.

E’ tornato in libertà nella giornata di sabato l’ex candidato a sindaco della Città di Agropoli Massimo La Porta. Il consigliere comunale di minoranza si trovava agli arresti domiciliari dal 19 aprile scorso, essendo uno dei destinatari, in totale 11, delle misure cautelari decise dal tribunale di Vallo della Lucania, nell’ambito di un blitz effettuato dagli uomini della Guardia di Finanza, di una presunta truffa ai danni dello Stato per un totale di 57 milioni di euro.

Sostituito in consiglio comunale

Dal giugno scorso nell’assise comunale è stato sostituito da Emilio Malandrino, segretario cittadino di Forza Italia, primo dei non eletti in una delle liste dove La Porta era candidato come sindaco alle elezioni comunali del 2022 (giungendo al terzo posto come totale preferenze dietro a Mutalipassi e Pesce). La Porta, per decisione del tribunale del Riesame, ora non è più ai domiciliari: su di lui vige il solo obbligo di dimora nel proprio comune di residenza.  L’ ex candidato sindaco aveva negato ogni accusa mossa nei suoi confronti. Secondo gli inquirenti sarebbe stata messa in piedi un’associazione a delinquere con il fine di realizzare della fatture false legata a dei corsi di formazione. Accuse che dovranno essere dimostrate nei gradi di giudizio del processo.