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Agropoli, la minoranza accusa: “è morta la democrazia”

Opposizione chiede la convocazione di un nuovo consiglio

Negli ultimi giorni si è intensificato un clima politico tra maggioranza e opposizione consiliare ad Agropoli di natura tutt’altro che idilliaca. Ad esacerbare gli animi è stato l’ultimo consiglio comunale, tenutosi giovedì scorso. La goccia che ha fatto traboccare il vaso, secondo la minoranza, risiede dapprima nell’ inversione dell’ ordine del giorno, effettuata per una richiesta via PEC da parte di alcuni consiglieri di maggioranza e poi per la successiva mancata discussione delle argomentazioni proposte dalla minoranza.

Le dichiarazioni di Raffaele Pesce

“Il tricolore dovrebbe essere a mezz’asta, o listato a lutto: ieri, nella Casa comunale è morta la democrazia. Sindaco, presidente del consiglio e consiglieri di maggioranza hanno fatto in modo che non ci fosse il numero legale per discutere le interrogazioni e le mozioni proposte dalla minoranza” – ha attaccato Pesce – “Il consiglio comunale era stato convocato, su mia iniziativa, proprio dalla minoranza, per discutere delle osservazioni al PUAD, piano di utilizzazione del demanio marittimo, da presentare alla Regione entro il 6 marzo, e di tanto altro ancora. Ebbene, hanno invertito l’ordine del giorno stabilito nella conferenza dei capigruppo con Sindaco presente, votato gli argomenti della maggioranza e poi hanno lasciato l’aula non permettendo alla minoranza neppure la discussione degli argomenti, importantissimi per la città, proposti” – aggiunge.

Non ci arrendiamo”

“Noi quattro consiglieri di minoranza non ci arrendiamo – promette – “e, seduta stante, abbiamo depositato una richiesta di convocazione di consiglio comunale da convocare entro 20 giorni. Per la democrazia e la libertà si combatte, sempre, e sempre a testa alta. Grazie a tutti voi che mi sostenete! – ha poi concluso.

Le dichiarazioni di La Porta

Per Massimo La Porta quella andata in scena giovedì è una “mancanza di rispetto per il ruolo e l’importanza che riveste il Consiglio Comunale, ma soprattutto nei confronti dei Cittadini che attendono risposte e si aspettano dalla classe dirigente esempi di tutt’altro tenore” – ha puntualizzato –

“Non certo una lezione di democrazia”

“Quella andata in scena – aggiunge – “non è stata certo una lezione di democrazia, ma solo l’ennesima dimostrazione dell’insofferenza della maggioranza alle regole democratiche ed al confronto con le forze di Opposizione. L’evidente insofferenza dimostrata a più riprese dai rappresentanti della maggioranza e dallo stesso primo cittadino, in particolare ogni qual volta dai banchi dell’Opposizione si presentino interpellanze ed interrogazioni, è sfociata nell’abbandono dell’aula. Probabilmente le proposte, le mozioni, i quesiti posti dalle forze alternative all’attuale compagine di governo – ha aggiunto -infastidiscono non poco Mutalipassi e la sua maggioranza”.

La replica di Di Biasi

Proprio dalla maggioranza non sono emerse prese di posizione pubbliche, eccetto quella del presidente del Consiglio, Franco Di Biasi che, proprio durante l’assise ha ricordato come l’inversione dell’ odg sia nel regolamento e come ciò sia stato applicato anche dallo stesso La Porta nel maggio 2017. Permane, dunque, l’attesa per il prossimo consiglio comunale e vedremo quale sarà il comportamento politico tenuto dalle due fazioni.

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